martedì 20 aprile 2010

La Cardiopatia Tako-Tsubo

E' una forma di cardiopatia molto particolare, ancora oscura per alcuni versi, basti pensare che colpisce solo le donne afflitte da preoccupazioni, in genere con più di 60 anni.
Come possano le preoccupazioni e gli stress emotivi causare tale malattia non è chiaro; è però evidente che il cuore femminile reagisce talvolta in maniera differente, rispetto a uno maschile, ad un fatto emozionale improvviso e forte, talmente differente da simulare un infarto.
In effetti tale cardiopatia acuta, nella sua presentazione clinica iniziale ricorda proprio un infarto miocardico.
Vi sono le tipiche alterazioni elettrocardiografiche dell'infarto acuto, col dolore toracico, per cui si finisce quasi sempre in pronto soccorso. E qui, qualsiasi cardiologo, nel vedere tali alterazioni elettrocardiografiche, procederebbe al trattamento specifico di un infarto, che nei grossi centri ospedalieri è la coronarografia con angioplastica coronarica primaria, cioè d'urgenza nel corso dell'evento acuto, al fine di identificare la presenza del trombo (o coagulo) coronarico che in quel momento sta provocando l'infarto acuto.
Ed ecco arrivare la prima sorpresa: alla coronarografia le coronarie sono pulite, o comunque non vi è evidenza di trombi che abbiano ostruito grossi rami coronarici.
Singolare: ci si aspettava un trombo, che è tipico dell'infarto, invece non c'è. Che allora non sia un infarto? In effetti può essere.
Si diceva all'inizio che alcuni aspetti di tale quadro clinico restano oscuri. E' una sorta di stordimento temporaneo del cuore che simula un infarto, ma nei fatti non lo è, non solo perchè non c'è il trombo, ma anche perchè non c'è il tipico movimento enzimatico, cioè quella comparsa nel sangue di sostanze contenute dentro le cellule cardiache che, per l'appunto, compaiono nel sangue solo quando c'è l'infarto e quindi la distruzione di tali cellule.
In certi casi è pur vero che un limitato movimento enzimatico sia stato descritto, ma in ogni caso non è quello tipico di un infarto.
Questo "stordimento" del cuore si manifesta con una decisa riduzione della forza di contrazione del ventricolo sinistro, talmente decisa da aver dato il nome alla malattia. Tako-tsubo è infatti il nome di una specie di contenitore usato dai pescatori giapponesi, la cui forma ricorda la dilatazione del ventricolo sinistro che si osserva in tale malattia.
La prognosi è abbastanza buona, in quanto in genere si guarisce senza particolari reliquati e le possibilità di recidiva non sono state descritte. E' pur vero però che mentre si è ancora nella fase acuta è possibile che si verifichino molte temibili complicanze di un infarto, da aritmie ventricolari gravi e minacciose per la vita (fino talvolta alla fibrillazione ventricolare), fino a quadri importanti di scompenso cardiaco, fino allo shock cardiogeno.
Una cosa appare certa: quasi tutte le persone colpite avevano attraversato, nel periodo immediatamente precedente l'evento, una fase della loro vita poco felice, con preoccupazioni e sofferenze dell'animo.
Resta da chiedersi perchè è quasi sempre il cuore femminile, anzichè quello maschile, a reagire in maniera così singolare e (almeno nelle fasi iniziali) così preoccupante alle difficoltà della vita