domenica 18 gennaio 2009

Il Test da Sforzo

E' uno tra gli esami cardiologici di base, pertanto è molto comune ed eseguito in tutti gli ospedali. Consiste nell'interpretare le modifiche dell'elettrocardiogramma indotte dallo sforzo, per ricercare segni di sofferenza cardiaca non presenti a riposo ma che uno sforzo fisico, per l'appunto, può smascherare. Il tipo di sforzo è molto semplice, si tratta di una pedalata su una cyclette o di una corsetta su una pedana mobile (tapis roulant), con un carico di lavoro crescente (la pendenza della salita virtuale aumenta ogni 2 minuti).
E' un test sicuro in quanto le possibilità che qualcosa possa andare storto sono estremamente ridotte (se il cardiologo che lo esegue è esperto).
Ad eseguire un test da sforzo ci si arriva per dare una risposta ad un dolore al torace, che ovviamente potrebbe essere anche non cardiaco, ma bisogna sempre escludere che invece lo sia (la cosiddetta angina di petto o pectoris).
Il test infatti ci permette di risolvere (non sempre) il quesito: c'è ischemia del cuore o no? Infatti, attraverso particolari modifiche del tracciato elettrocardiografico, non presenti a riposo ma indotte dallo sforzo, si documenterà la presenza di ischemia e quindi di malattia delle coronarie, da trattare in vario modo: mediante angioplastica, mediante by pass aortocoronarico, solo con terapia farmacologica.
Nel corso dell'esame si possono valutare anche altre cose, come il comportamento della pressione arteriosa che deve aumentare (senza però incorrere nella risposta ipertensiva allo sforzo), così come l'eventuale insorgenza di aritmie di varia natura, spesso da non sottovalutare.
L'accuratezza del test è buona ma non è elevatissima, esiste la possibilità che il risultato (positivo o negativo) debba essere confermato da ulteriori indagini, di secondo livello (pertanto più costose e più invasive), ma questi sono argomenti che competono al vostro cardiologo.
In linea di massima, nel caso di dolore toracico, se il test è negativo per la ricerca di "ridotta riserva coronarica" (sinonimo di ischemia del cuore, o miocardica) si può stare tranquilli, o meglio, si deve ricercare altrove la causa del sintomo.
Per concludere, l'esame non è adatto a tutti: alcune malattie (tra cui alcune stenosi aortiche o la cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva) impongono cautela; di contro, chi non dovesse riuscire a svolgere un sufficiente livello di sforzo (o assumesse farmaci che frenano la frequenza cardiaca, quali i beta bloccanti) eseguirebbe un test sottomassimale, pertanto meno valido e meno interpretabile (fino ad essere totalmente inutile, in certi casi)

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