domenica 11 gennaio 2009

Il Prolasso della Valvola Mitrale


E' una frequente anomalia di una delle valvole del cuore, la mitrale per l'appunto. In passato è stata chiamata in tanti modi, tra cui sindrome di Barlow o sindrome della valvola mitralica mixomatosa. E' una condizione che può provocare svariati disturbi, così come decorrere in maniera asintomatica ed essere scoperta solo occasionalmente, creando preoccupazione ingiustificata. E' preoccupante? Quali rischi si corrono? Quali accorgimenti o terapie? Vediamo
Che cos'è?
Per comprendere l'argomento è necessario sapere che cos'è la mitrale e che lavoro svolge.
La mitrale è una delle 4 valvole cardiache, così chiamata perchè somigliante al copricapo di alcuni religiosi.
La struttura della mitrale è molto complessa, essendo formata da due lembi, corde tendinee e muscoli papillari. Per i nostri scopi è sufficiente sapere che questo complesso apparato serve ad impedire che il sangue, spinto con molta forza dal ventricolo sinistro, refluisca all'indietro, cioè in atrio sinistro, consentendogli di andare solo avanti, cioè in aorta.
La forza (e conseguentemente la pressione) sviluppata dal ventricolo sinistro è notevole e corrisponde alla pressione massima registrata con il manicotto al braccio (sfigmomanometro). La mitrale si trova pertanto ad affrontare questa elevata pressione ad ogni battito, reagendo bene, finchè non c'è insufficienza. Quando invece l'insufficienza c'è vuol dire che una quota di sangue scappa, ritorna indietro in atrio sinistro. L'insufficienza, immediatamente visibile con l'ecocardiografia, può essere lieve (e talvolta quasi normale, trascurabile), fino a gravissima ed incompatibile con la vita.
Il prolasso si ha quando uno od entrambi i lembi della mitrale, essendo fatti da un tessuto che non è esattamente normale, resistono peggio alla spinta del sottostante ventricolo sinistro incurvandosi eccessivamente, sporgendo pertanto in atrio sinistro. Questa condizione può, secondo il grado e l'entità, determinare una chiusura imperfetta e pertanto causare un rigurgito di sangue in atrio sinistro (insufficienza) in genere di minima o lieve entità. E' più frequente nelle donne, specie nei soggetti longilinei o longitipo, per la frequente associazione anche con anomalie dello scheletro (ad esempio con la cosiddetta "schiena dritta", o di "pectus excavatum"). Frequentemente tale alterazione si ritrova nella stessa famiglia, essendo spesso geneticamente determinata.
Perchè?
Nei casi più lievi (che sono i più frequenti) questa condizione non è associata a nulla di sottostante. Nei casi meno lievi è possibile che la causa stia in anomalie congenite del tessuto connettivo, malattie rare come sindrome di Marfan, di Ehlers-Danlos, osteogenesis imperfecta, etc.
In ogni caso il problema sta nel tipo di tessuto con cui è formato lo strato intermedio della valvola (tessuto mixomatoso lasso), meno robusto e meno adatto a fronteggiare la forte spinta ventricolare, con conseguente incurvamento tale da portare, in certi casi, a insufficienza.
Sintomi
Il soggetto portatore di prolasso valvolare mitralico è tipicamente giovane, femmina, longilineo, magro. I sintomi possono essere molto diversi e "personalizzati". Nella maggior parte dei casi non ve ne sono, infatti il problema viene scoperto solo occasionalmente. In altri casi vi può essere facile faticabilità, palpitazioni (corrispondenti ad aritmie quantomai varie, dalle semplici extrasistoli fino alle tachicardie parossistiche sopraventricolari), un certo stato d'ansia, ipotensione ortostatica (quindi calo della pressione in piedi), raramente segni neurologici (che andrebbero però sempre confermati con valutazione specialistica e TAC o risonanza magnetica, a giudizio del neurologo).
Diagnosi
la diagnosi spetta al vostro cardiologo ecocardiografista, inutile trattarla qui. Sarà lui a dirvi, dopo aver eseguito l'ecocardiogramma, se il prolasso c'è, associato o meno a insufficienza mitralica.
I casi più importanti sono quelli con l'anatomia mitralica molto alterata, con valvola pertanto ispessita e insufficienza valvolare da moderata a severa. Da non sottovalutare le eventuali manifestazioni neurologiche quali TIA (attacchi ischemici cerebrali transitori), infarti cerebellari, amaurosi fugaci (improvvise alterazioni della vista).
Terapia e profilassi
La terapia è sintomatica: spesso vengono impiegati i beta bloccanti per limitare le palpitazioni e le aritmie; personalmente ritengo sempre più indicati i beta bloccanti cardioselettivi, non ultimo per le ridotte interferenze con l'apparato respiratorio.
Si dovrebbe sempre considerare l'aspirina, antiaggregante piastrinico, specie in caso di manifestazioni neurologiche sopradescritte.
La profilassi antibiotica, da attuare nel caso ci si debba sottoporre ad un intervento chirurgico anche banale come la pulizia dei denti (accertarsi sempre di non essere allergici a quel tipo di antibiotico) va sempre consigliata, specie nei casi con insufficienza valvolare. E' molto semplice da attuare, basta assumere un normale antibiotico in compresse (esiste un preciso schema in merito, con tipologie e dosaggi a seconda del tipo di intervento, fatevi consigliare dal vostro cardiologo) poco tempo prima del previsto intervento. In questo modo si riduce notevolmente il rischio di contrarre un'endocardite, evento estremamente temibile, talora mortale, a cui una mitrale prolassante potrebbe con più facilità andare incontro.
Conclusioni
Il prolasso mitralico è molto spesso una condizione benigna, che non dà sintomi, con la quale è possibile convivere avendo una qualità di vita normale, senza alcuna limitazione. I casi più gravi sono rari; per essi andranno intraprese differenti opzioni terapeutiche, fino a quella cardiochirurgica, nei casi più gravi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ahhhhhhhhhh, finalmente spiegato con chiarezza cos'è 'sto prolasso della mitrale! Grazie, Donatella

Unknown ha detto...

MOLTO CHIARO. GRAZIE DELLA SPIEGAZIONE

Anonimo ha detto...

Ottima spiegazione

Anonimo ha detto...

ma per cui una persona con entrambe i lembi lievemente prolassati e con tricuspide IT lieve, puo' tranquillamente fare una vita norma facendo sport come corsa e camminate in montagna.
mi e' stato detto di prendere lobivon (un quarto) in sostituzione all'Atenololo (ne prendevo mezza. prima di sapere del prolasso)e fare la profilassi indicata in caso di estrazioni dentarie e basta. HO 44 anni e quando sono sotto stress ho battiti irregolari e frequenti.

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