domenica 9 ottobre 2011

Come e perché smettere di fumare


Prevenzione, prevenzione e ancora prevenzione. Oggi molti ne parlano, e chi non ne parla in genere ascolta e cerca di imparare. Nel corso degli ultimi 50 anni, in tema di prevenzione, sono state fatte molte importanti scoperte, ad opera di innumerevoli studi scientifici osservazionali, cioè volti ad osservare se esiste una associazione tra una certa malattia e un certo fattore, sia esso ambientale, alimentare o altro.
Tra i tanti fattori di rischio per malattie cardiovascolari, probabilmente il più colpevolizzato è il fumo, basta infatti guardare un qualsiasi film di qualche decennio addietro per notare protagonisti accendersi sigarette, o pubblicità occulte di sigarette in primo piano. Oggi, dopo tutte le campagne antifumo, una scena del genere sarebbe impensabile.
Il fumo fa male, malissimo, e basta frequentare qualsiasi ambulatorio medico per rendersene conto. Però, per coloro che fanno finta e alzano le spalle, salvo poi iniziare ad accusare guai più o meno riparabili, ecco un elenco di luoghi comuni da sfatare, ma che purtroppo sono duri a morire.
  1. Si dice fumo di tabacco in generale, in quanto si considerano anche sigari e pipa (benché i loro danni possano verificarsi in maniera differente)
  2. La probabilità di andare incontro a guai dipende dalle sigarette fumate, in quanto nei forti fumatori gli eventi fatali sono 5-6 volte maggiori rispetto ai non fumatori, con minime differenze tra maschi e femmine
  3. A proposito, per meritarsi l’appellativo di forte fumatore è sufficiente avvicinarsi al pacchetto quotidiano
  4. Smettere di fumare è fondamentale per una condotta di vita salutistica, però molto raramente i danni possono regredire, con particolare riferimento a placche carotidee o coronariche, argomento già trattato su queste pagine
  5. “si fumo, ma tanto non lo aspiro…”. Errore: il fumo passivo crea danni, c’è chi lo ha dimostrato, pertanto questa affermazione non regge
  6. Si va dal cardiologo e si pensa al cuore, dimenticando che esiste una precisa e dimostrata associazione tra fumo e
  7. Tumore della vescica
  8. Arteriopatia obliterante degli arti inferiori, conosciuta come Morbo di Burger
  9. Per non parlare del tumore al polmone, che resta il principale guaio, grosso come una montagna, che potrebbe capitarvi se fumate

Quanto fin qui detto risulta drammaticamente più pesante per chi un infarto lo ha già avuto e continua a fumare, così come chi è stato sottoposto a bypass aortocoronarico: è ben nota la minor durata dei bypass venosi rispetto a quelli arteriosi, durata ancora più accorciata dal fumo.
A questo punto, dopo la nostra chiacchierata, bisognerebbe chiedersi cosa si può fare per smettere; o meglio, quali sono gli aiuti farmacologici per chi è veramente motivato. Vediamoli insieme

Bupropione
È un farmaco che inibisce la ricaptazione neuronale delle catecolamine (noradrenalina e dopamina). Esiste sotto forma di gomme da masticare, compresse, cerotti transdermici e per inalazione (come fosse una sigaretta), ed il trattamento può prolungarsi fino a 3 mesi, in certi casi. È un farmaco che io conosco poco, comunque La tollerabilità non è delle migliori; spesso si può avere insonnia, tremori, agitazione, manifestazioni psichiatriche o  epilettiformi

Vareniclina (Champix)
Anche questo non si può dire che sia un farmaco frequentemente prescritto, tutt’altro; non ultimo perchè di un discreto costo. A livello cerebrale si comporta come la nicotina, saturando gli stessi recettori e pertanto togliendo lo stimolo del fumo. Anche in questo caso gli effetti indesiderati non sono pochi, per quanto comunque rari. Tra i più frequenti ricordiamo insonnia, cefalea, aumento della fame, nausea. Anni addietro vi sono state segnalazioni in letteratura di importanti alterazioni del comportamento, in tali casi fino al suicidio

a questo punto, dopo questa breve lettura sui danni del fumo e di quanto non completamente maneggevoli siano i farmaci indicati per la cessazione dell’abitudine tabagica, di certo avrete le idee più chiare; ma forse, più di tutto, a farvi smettere potrebbe bastare un semplice calcolo di quanti soldi si spendono in un anno per le sigarette, soldi letteralmente buttati in fumo....

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