È possibile che abbiate letto da qualche parte (o che
qualcuno vi abbia messo la pulce nell’orecchio) che elevati livelli di
omocisteina nel sangue costituiscano un rischio aggiuntivo di andare incontro a
malattie cardiache.
Che cos’è l’iperomocisteinemia? È l’aumento dei livelli
dell’omocisteina, dovuta ad deficit di un enzima per cause genetiche o per
scarsa assunzione di alcune sostanze, come i folati (contenuti in alcune
verdure).
Tale condizione si associa ad un aumento di eventi tromboembolici,
specie nel distretto venoso, ma vi può essere anche un incremento del rischio
di eventi coronarici, carotidei e del distretto arterioso periferico (quindi da
infarto miocardico a trombosi periferiche).
Pertanto, se tanto mi dà tanto, si è pensato che, nel caso di
riscontro (che in genere è occasionale, cioè uno fa un prelievo per altri
motivi, o a fini preventivi) di elevati valori di omocisteinemia sarebbe
bastato assumere grandi quantità di vitamina B6 e di acido folico per ridurre
l’incidenza di eventi cardiovascolari. Peccato che questo effetto “protettivo”
della supplementazione vitaminica non abbia dato gli effetti sperati, malgrado
l’atteso effetto di riduzione dei livelli di omocisteina, e ciò secondo quanto
affermato da ben due studi che hanno analizzato la questione, il NORVIT e il HOPE-2.
Il NORVIT (Norwegian Vitamin Trial) ha randomizzato un
totale di 3780 pazienti (che avevano già avuto infarto miocardico) a
trattamento con o senza le vitamine in questione: dopo un follow up abbastanza
lungo non si è avuta alcuna riduzione di eventi cardiovascolari, pur in
presenza dell’effetto atteso, cioè della riduzione dei livelli di omocisteina
grazie alla somministrazione vitaminica. Analogo risultato è stato quello
dell’HOPE-2 (Heart Outcome Prevention Evaluation 2), con più di 5000 pazienti
seguiti per 5 anni.
Pertanto, alla luce dei risultati di questi due studi, oggi
non è raccomandata l’assunzione di vitamine del gruppo B e di folati in
presenza di omocisteinemia elevata, né in prevenzione primaria (cioè chi non ha
mai avuto nulla al cuore e vuole fare prevenzione per evitare guai) che
secondaria (cioè chi ha già avuto eventi cardiovascolari e ne deve prevenire
l’insorgenza di ulteriori)
1 commento:
Purtroppo la medicina della cura del sintomo e non della malattia, continua a fare acqua da tutte le parti.
Tutti coloro che parlano di omocisteina si dimenticano che è implicata in due cicli organici, non solo in quello della metionina.
Per maggiori informazioni qui.
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