mercoledì 14 luglio 2010

L'idoneità sportiva agonistica

Certificare l'idoneità sportiva all'agonismo non è un compito facile, visto il carico di responsabilità che grava sul medico e i rischi potenziali di uno sport portato agli estremi.
I criteri sono ovviamente molto più restrittivi rispetto alla semplice idoneità fisica non agonistica, specie se vi sono stati dei sintomi che hanno portato ad una revisione dell'idoneità precedentemente concessa.
E' una valutazione che viene eseguita di norma in centri di medicina dello sport altamente specializzati, i quali non solo possono concedere tale certificazione, ma anche curare la preparazione di particolari atleti d'elite.
Una valutazione seria ed accurata inizia dalla stima dell'impegno cardiovascolare del tipo di sport in questione; seguiranno quindi esami cardiovascolari specifici e mirati all'identificazione del problema che ha causato il fermo dall'attività sportiva, sempre con la consulenza collegiale di cardiologi e specialisti di medicina dello sport.
Ho preferito non affrontare direttamente la trattazione dell'argomento in modo dettagliato, in quanto eccessivamente lunga. Comunque, volendo approfondire e leggere le linee guida originali, basta seguire il link qui sotto.
Nel caso voleste leggerlo e qualcosa non vi fosse chiara, scrivetemi pure.
Buona lettura 


1 commento:

alessandro b. ha detto...

Salve una volta scrisse dei problemi che può portare una ripolarizzazione precoce in un ecg, visto che dopo essermi documentato ho scoperto che questa alterazione è presente in circa la metá degli atleti soprattutto quelli che come me praticano sport di forza massima, volevo sapere se tutti gli atleti che riscontrano questa anomalia corrono il rischio..
e se si vorrei sapere che tipo di precauzioni prendere tipo icd interni, oppure farmaci antiartitmici e/o interrompere l'attivitá fisica intensa... La ringrazio in anticipo

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